La presenza della Croce Gialla a Falconara risale al 1971, quando la
sede era in via IV novembre 5. Il servizio è garantito da un’ambulanza
donata dalla Cassa Rurale di Falconara al Comune di Falconara e donata
alla Croce Gialla di Ancona con l’impegno di effettuare anche il
servizio a Falconara attraverso una mobilitazione di tutti i volontari
allora frequentanti l’associazione.
Infatti
molti cittadini di Falconara effettuavano servizio di volontariato
presso la sede della Croce Gialla di Ancona dei quali alcuni sono
tuttora presenti all’interno dell’associazione in attività di
volontariato. Il servizio è svolto prevalentemente di giorno e
progressivamente si sviluppa nei giorni festivi e prefestivi. Con il
tempo ed a seguito di corsi alla popolazione e ad una sempre maggiore
consapevolezza sia dei volontari che delle autorità che donano un’altra
ambulanza , si iniziano a fare anche i turni di notte .
Il
servizio non copre sempre l’intero turno; infatti soprattutto a causa
dell’esiguo numero dei volontari si riesce a coprire in modo
continuativo fino alla mezzanotte dei giorni feriali mentre sono
effettuate per intero le notti dei festivi e prefestivi. Il servizio è
caratterizzato da una grande dedizione dei volontari e da una grande
sensibilità della popolazione in termini di maggior adesione
all’associazione sia di nuovi volontari che di soci contribuenti .
Inizia in quel periodo a seguito di campagne di informazione e di pronto
soccorso una maggior consapevolezza sulla necessità da parte dei
cittadini all’uso dell’ambulanza. Fino a quel momento molti trasporti in
ospedale in situazioni di emergenza venivano effettuati con mezzi
privati e non solo per malori in casa o strutture ma anche per incidenti
stradali o sul lavoro. In quel periodo i tempi di intervento erano molto
lunghi data l’esiguità del numero delle ambulanze e la distanza dalle
rispettive sedi. Le attrezzature erano pochissime e molto spesso a causa
della mancanza di volontari i parenti assistevano il paziente durante il
trasporto o qualcuno tra i passanti se si trattava di un malore in
strada o di incidente stradale ed il soccorso in sintesi consisteva in
un trasporto veloce.Si era ancora lontani dalla concezione secondo la
quale le attrezzature e le professionalità si recano dal paziente
critico, piuttosto che trasportare lo stesso in un ospedale dove
curarlo.
Dopo
un breve spostamento della sede da via IV novembre a via Bixio ( attuali
locali dell’anagrafe ) nel 1975 si ritornava nella sede di via IV
novembre completa anche del piano superiore. Nel 1976 si inaugura la
postazione radio fissa ed entra in funzione la segreteria telefonica per
le chiamate della Guardia Medica: Falconara è infatti una delle prime
sedi della Regione Marche ad essere attivata. E’ in quel periodo che l’
associazione diventa un punto di riferimento: si sviluppano in quel
periodo i turni per i centralinisti; cioè vengono inserite
nell’associazione anche persone che non svolgono servizio in ambulanza
ma per i loro problemi sono in grado invece di soddisfare la più
importante e primaria attività di soccorso: saper prendere una chiamata
e saper inviare il mezzo più idoneo e più vicino dando nel frattempo
tutte le indicazioni del caso a chi aveva bisogno di soccorso o ai suoi
familiari. L’associazione già in quel periodo aveva consapevolezza che
il buon risultato del soccorso era affidato ad una serie di fattori che
potevano e dovevano essere guidati dal centralinista: si facevano
protocolli e fogli di segnalazione. Era il precursore dell’attuale 118.
A
seguito della riforma sanitaria (legge 833 del 1978) nascono le
convenzioni delle Associazioni con il servizio sanitario nazionale
attraverso le Unita Sanitarie Locali e quindi una maggiore autonomia
economica della Croce Gialla Nel gennaio 1982 ciò che dà
all’associazione la spinta verso una completa riorganizzazione sia di
volontari che di mezzi ed attrezzature è la frana di Ancona. Ci fu in
quella situazione una grande e meravigliosa disponibilità di tutti i
volontari . Molti cittadini si iscrissero all’associazione; si fecero
tre corsi di pronto soccorso in sei mesi. Era effettivamente una vera
emergenza. Il distaccamento di Falconara copriva il territorio di
Torrette, Collemarino, Palombina Nuova oltre a Falconara,Castelferretti,
Marina di Montemarciano e gli ospedali di Chiaravalle, Jesi e Senigallia
erano i punti di riferimento in quanto L’Ospedale Civile di Ancona era
difficilmente raggiungibile se non attraverso Casine di Paterno o altre
strade molto sconnesse. Si iniziò a fare servizio 24 ore su 24 con due
ambulanze e si attrezzò la cucina affinché potesse ospitare nelle ore
notturne la camera per le militesse. Era necessaria una sede più grande
e dei mezzi più attrezzati.
Il 5 giugno del 1983 viene inaugurata la sede di via F.lli Rosselli.E’
appunto in quell’anno che si matura la scelta di costituire
un’associazione autonoma dalla croce gialla di Ancona. E’ cosi che nel
giro di pochi anni la Croce Gialla Falconara, così i volontari decidono
di chiamarla, si sviluppa fino ad essere un importante punto di
riferimento per tutte le associazioni della Regione Marche: Vengono
fatti grandi sforzi sia dal punto di vista della formazione dei
volontari che delle ambulanze e delle attrezzature al loro interno.
L’associazione si conquista la fiducia di tutti i cittadini di Falconara
che esprimono la loro gratitudine sia con una partecipazione attiva che
finanziaria. All’inizio degli anni novanta la difficoltà più grande che
l’associazione deve affrontare è quella economica-finanziaria.
I
contributi ritardavano addirittura di anni e così l’associazione per
svolgere i servizi ed ammodernare i propri automezzi ed attrezzature era
costretta a chiedere anticipi alle banche coperti (come oggi…) da
garanzie personali dei volontari e oltretutto pagare le tasse su soldi
mai avuti che però comparivano nei bilanci. A seguito di questa
situazione i volontari decisero di consegnare le chiavi delle ambulanze
al Prefetto di Ancona affinché stimolasse la Regione Marche a rispettare
gli impegni come da anni li rispettavano i volontari quotidianamente con
il loro prezioso impegno. La città fu davvero sensibile non solo
devolvendo all’associazione somme in denaro ma inviando migliaia di
lettere agli enti istituzionalmente preposti affinché risolvessero
questa situazione. A seguito di ciò l’associazione, come per ricambiare
la grande stima e l’affetto che aveva ricevuto dalla città si impegnò in
un progetto in collaborazione con l’università di Ancona Scuola di
anestesia e rianimazione affinché i medici della scuola di
specializzazione fossero impiegati nella “automedica”, servizio
innovativo di soccorso avanzato nella emergenza sanitaria. I risultati
erano sotto gli occhi di tutti ma paradossalmente rischiavano di essere
vanificati da una proposta di legge regionale sull’emergenza sanitaria
che di fatto cancellava le associazioni di volontariato. Ancora una
volta la Croce Gialla era sul piede di guerra...
Furono
anni difficili ma dopo un lungo confronto, possibile solo grazie al
paziente lavoro di chi ha sempre creduto nella vita e nella
partecipazione fattiva dei cittadini affinché la loro stessa vita sia
migliore il volontariato riuscì ad ottenere che i traguardi raggiunti
fino a quel momento venissero sostenuti e valorizzati. Si è evitato che
la sua cultura e l’esperienza ultradecennale della Croce Gialla e di
tante altre associazioni andasse dispersa per sempre. Con un confronto
sereno intercorso tra le associazioni, l’assessorato alla sanità ed i
componenti della quinta commissione regionale si diede il via ad una
legge che a nostro parere, sebbene ancora oggi applicata solo in parte,
è forse una delle migliori d’Italia.
In
tutti questi anni l’impegno della Croce Gialla per i Falconaresi è stato
spesso abbinato ad attività di Protezione Civile, specie in occasione
delle grandi calamità che hanno colpito il nostro Paese e iniziative di
Solidarietà Internazionale a favore di popoli stranieri. Il proficuo
lavoro svolto dall’associazione è stato da sempre apprezzato e
ricambiato da sentimenti di stima da parte dei cittadini delle
istituzioni e delle altre associazioni falconaresi. Molti sono stati i
premi ricevuti e le donazioni di mezzi da parte del gruppo “presepio
rocca priora”, di banche ,di aziende e di privati cittadini in memoria
dei propri cari.
Il
continuo potenziamento dei mezzi, la formazione dei volontari ed il
rilevante numero di servizi svolti (oltre 20.000 all’anno per quasi
380.000 km) fanno si che l’associazione sia molto integrata nel tessuto
sociale della città e che oggi molte altre iniziative sia in atto che in
fase di progetto la pongano tra le realtà più vissute e conosciute.
Tuttavia la sfida più grande, ieri come oggi, è trasmettere ai
cittadini, a cominciare dai più giovani, lo spirito giusto per
affrontare una scelta di vita che caratterizza l’intero impegno dei
volontari. Gratuità, sacrificio, condivisione e partecipazione attiva
per migliorare insieme la società. Una esperienza di genuina solidarietà
che si realizzerà ancora per moltissimi anni nelle diverse forme che
anche i bambini falconaresi sanno vedere all’interno del cuore della
nostra associazione.